Personal branding: quanto è importante curare il proprio marchio?
Chi sono?
Cosa faccio?
Come lo faccio?
Come lo trasmetto?
Cominciare a porsi queste domande e rispondersi in maniera onesta è una buona base di partenza per poter definire la propria identità ed esserne consapevoli.
- Ripercorrere e approfondire:
- il proprio percorso professionale
- la propria storia personale
- gli avvenimenti: dai successi agli insuccessi
- punti di forza e aree di miglioramento
- interessi
- passioni
- visione
- le proprie unicità
Questi sono tutti aspetti fondamentali per saper trasmettere e promuovere la propria immagine; oggigiorno sono numerosi i mezzi di comunicazione a disposizione per farsi conoscere, ampliare la propria rete professionale e cercare una nuova occupazione.
In base al contesto o alla situazione, quando si conosce una persona scatta quasi in automatico la ricerca su uno dei seguenti social media: Linkedin, Instagram o Facebook, per poter scoprire cosa le piace fare nel suo tempo libero, che tipo di musica ascolta, che libri legge, quali interessi ha, che professione svolge, etc.
Nel momento in cui si invia una candidatura o come professionista si offre un servizio bisogna essere consapevoli che:
- chi vorrà avvalersi della consulenza o se un recruiter sta valutando un candidato, effettuerà delle ricerche per avere maggiori informazioni che cercherà sul web andando a visionare profili social e in motori di ricerca; anche per questo è importante curare la propria immagine.
In rete si immettono tante informazioni di sé quindi bisogna porre attenzione ai contenuti pubblicati, a cosa si vuole trasmettere e come lo si comunica; in modo da creare un’immagine di sé che sia:
- autentica
- chiara
- coerente
- attrattiva.
Tutto questo si può racchiudere in una parola: personal branding.
Come un’azienda promuove e cura la sua immagine ognuno dovrebbe occuparsi anche della propria, dal neolaureato al professionista affermato.
Se un’azienda vuole lanciarsi sul mercato dovrà mettere in atto delle strategie volte a incrementare la sua immagine e credibilità, rendersi attrattiva, distintiva, trasmettere il proprio valore interagendo e creando o fortificando le relazioni, lo stile comunicativo, le proprie unicità.
Lo stesso vale per un’azienda che è già sul mercato da anni, è un lavoro continuo, se si vogliono raggiungere degli ottimi risultati.
- Per questo ogni persona dovrebbe curare il proprio marchio, infatti vi possono essere numerosi vantaggi, come i seguenti:
- si ha modo di crescere, consolidare e diventare un riferimento nel proprio settore
- si rafforza la propria reputazione online e offline
- per i liberi professionisti può essere una possibilità per incrementare il numero di clienti
- per i dipendenti crearsi nuove occasioni e aprirsi a nuove opportunità
Un altro aspetto da definire è, come comunicare e far emergere il proprio tratto distintivo:
- essere identificabili attraverso un logo, un’immagine o, dei colori
- definire un bacino di utenza
- esaminare il mercato di riferimento
- lo stile comunicativo
- che tipologia di canali utilizzare (Linkedin, Instagram, Youtube, etc.)
- divulgare contenuti autentici e di valore dando spunti di riflessione interessanti a chi segue i profili
- decidere delle aree tematiche e degli argomenti
- avere delle strategie per promuoversi a breve-medio-lungo termine
- trasmettere in modo chiaro perché dovrebbero sceglierti.
La chiave, inoltre è coltivare e accrescere le relazioni con la rete professionale, confrontarsi, essere aperti al dialogo, al confronto, a vedere nuovi punti di vista, essere lungimiranti, creativi e innovativi.
Tutto questo permette di consolidare la propria immagine come professionista, oltre ad attivare nuove collaborazioni tra aziende, colleghi, associazioni etc.
Non vi resta che mettervi all’opera per poter creare un vostro marchio distintivo che vi permetterà di fare la differenza anche nella ricerca di una nuova occupazione, collaborazione o di nuove opportunità.
Barbara Salvadego – Consulente orientatrice