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Competenze BANI

Il mondo BANI e le competenze del futuro

Nel 2020 la Pandemia da Covid-19 ha generato un impatto determinante su un contesto globale che era già in costante evoluzione.

Se prima le caratteristiche che meglio rappresentavano lo scenario del mondo del nuovo millennio potevano essere racchiuse nell’acronimo VUCRA (Volatile – Uncertain – Complex – Risk – Ambigous), adesso questi termini non riflettono interamente la complessità dell’attuale situazione. Per questo motivo, Jamais Cascio – autore e futurista americano – ha recentemente presentato un quadro aggiornato della situazione, dando origine all’acronimo BANI, un modello più utile per la comprensione del futuro.

Questo termine identifica una situazione che non è solo instabile ma è caotica, ed è caratterizzata da imprevedibilità e incomprensibilità.

Lo scenario è quello di un mondo molto più complesso di ciò che può sembrare, ed è in queste circostanze che diventa essenziale capire come provare a rispondere. In particolare, è fondamentale essere consapevoli di quali siano le competenze per far fronte ad un mondo del lavoro inglobato da questa situazione, che è molto più di una dinamica evoluzione.
Per fare questo, bisogna approfondire il concetto BANI:

Il concetto BANI si riferisce, quindi, ad uno scenario complesso, fragile, non prevedibile. Il mondo del lavoro è parte integrante di questo contesto, e capire su quali competenze investire diventa necessario per rispondere efficacemente a tale situazione. In un articolo su Linkedin, Bruce M. Anderson ha identificato la lista delle competenze più richieste dalle aziende nel 2020.
Per quanto riguarda le soft skills, in cima alla lista ci sono:

  1. Creatività: capacità di vedere le cose da un punto di vista diverso e creare valore aggiunto;
  2. Persuasione: capacità comunicativa di convincere le altre persone a cambiare pensieri, atteggiamenti e comportamenti;
  3. Collaborazione: capacità di partecipare attivamente nello svolgimento di un compito o di un’attività;
  4. Adattabilità: capacità di rispondere positivamente ai cambiamenti;
  5. Intelligenza Emotiva: capacità di percepire, valutare, comprendere, utilizzare e gestire le emozioni in modo efficace.

Queste competenze vengono definite anche “trasversali”, ovvero non riferibili ad un ruolo specifico, ma utili per ricoprire efficacemente ruoli diversi.
Le hard skills più richieste, intese come competenze tecniche, facevano riferimento a blockchain, cloud computing, analisi di business, intelligenza artificiale, e UX Design.
Il World Economic Forum ha stimato che entro il 2030 più di 1 miliardo di persone dovrà essere riqualificato, e oltre alle competenze digitali, le competenze interpersonali specializzate saranno molto richieste nel nuovo ambiente di lavoro ibrido.
Inoltre, il WEF evidenzia che entro i prossimi 3 anni si verificherà una nuova divisione del lavoro tra esseri umani, macchine e algoritmi, ed in queste circostanze diventa necessario un investimento urgente nel capitale umano per creare un mondo più equo, in cui le persone possano sviluppare il proprio potenziale.
Dal Future of Jobs Report del World Economic Forum è emerso che entro il 2025 le competenze più richieste faranno riferimento a:

Questo report evidenzia che le competenze del futuro, dal 2020 al 2025, non fanno riferimento solo ad aspetti tecnici, come emerso anche nel 2016, ma risultano sempre più rilevanti le competenze di gestione personale e relazionali. Infatti, la novità di questi risultati sta proprio nella crescita di importanza delle competenze interpersonali come competenze del futuro, da qui al 2025.
Essere consapevoli dei cambiamenti che coinvolgono il mondo del lavoro è essenziale per comprendere quali siano le competenze necessarie per rispondere adeguatamente agli scenari in evoluzione. Se vuoi approfondire questi temi iscriviti al corso in Bilancio delle Competenze!

Chiara Carapelli

Internship Junior HR