Mindfulness: come può migliorare la quotidianità e l’approccio al lavoro?
Fare diverse attività insieme, avere giornate piene zeppe di impegni lavorativi e personali, vivere momenti della giornata pensando a cosa fare dopo, tutto questo non permette di fare attenzione a quello che si fa e si è a tutti gli effetti inglobati nella routine quotidiana, vivendo quindi con il cosiddetto “pilota automatico” inserito.
È possibile vivere a pieno i momenti, la quotidianità?
È molto probabile che ponendosi questa domanda si inizino delle ricerche on-line e ci si trovi a che fare con il termine mindfulness. Ma qual è il significato di questa parola?
- La traduzione è consapevolezza, portare attenzione al momento presente che si sta vivendo essere nel “qui e ora” senza giudicarlo.
Cosa permette di fare?
- Di concentrarsi sulle emozioni, sulle sensazioni del corpo, dei pensieri accettandoli senza giudizi e prendendo atto dei meccanismi che vengono utilizzati costantemente e rendendosi conto di come si agisce o reagisce a delle situazioni.
Cosa accade?
- Distaccandosi si diventa consapevoli di quello che succede e si ha modo di conoscere a fondo i meccanismi che attuiamo con più frequenza e che creano malessere; questa pratica permette inoltre di gestire le emozioni, i pensieri, massimizzare l’attenzione al momento presente, portando giovamento nella vita quotidiana in termini di gestione dello stress, dell’ansia e delle modalità di reazione agli eventi.
Jon Kabat-Zinn è stato il principale diffusore della mindfulness in Occidente unendo, gli insegnamenti buddisti agli studi scientifici e rendendoli fruibili anche a chi non si è mai approcciato a queste pratiche, ha inoltre creato una sua clinica e il famoso protocollo Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) che ha dimostrato di apportare innumerevoli benefici.
La difficoltà di applicazione della mindfulness si trova nella sua semplicità, in quanto è raro fermarsi e provare ad ascoltarsi, è sicuramente difficile porre attenzione ad ogni singolo attimo ma si può cominciare con dei piccoli momenti.
- Quando è stata l’ultima volta che si è posta attenzione a queste cose?
Ad esempio il caffè della mattina, il viaggio per andare al lavoro, lavarsi i denti, etc..
Entrare in connessione con i nostri bisogni e con le nostre sensazioni può fare paura, ascoltare quello che si sente e si prova senza giudicarlo e accettarlo, è la chiave per un benessere psico-fisico di lunga durata.
Alcuni dei motivi che spingono le persone ad avvicinarsi e a voler praticare la mindfulness possono essere i seguenti:
- Ricerca di benessere, equilibrio
- stress eccessivo
- curiosità
- voglia di rallentare il ritmo quotidiano
- ascoltare i ritmi del proprio corpo e le proprie emozioni
- vivere a pieno i momenti
- migliorare le relazioni
La mole di lavoro, l’ambiente, il rapporto con i colleghi o superiori, possono rappresentare le principali fonti di stress e ansia che ci si può ritrovare ad affrontare quotidianamente.
La mindfulness può essere d’aiuto nel cambiare l’approccio a queste situazioni e sfruttare i benefici anche in questo ambito:
- essendo più consapevoli degli obiettivi che si vuole raggiungere
- del proprio valore e delle proprie competenze
- migliorando l’ascolto di sé porta a un miglioramento delle relazioni con gli altri
- avendo maggiore chiarezza nel prendere decisioni
- diventando più creativi
- migliorando il benessere psicofisico e di conseguenza essere più performanti
- diminuendo lo stress e l’ansia
Molte aziende hanno già proposto dei percorsi di mindfulness ai propri dipendenti rendendosi conto dei benefici che può apportare, come i seguenti:
- maggiore attenzione da parte dei lavoratori
- più empatia, attenti ai propri bisogni, a quelli degli altri e dell’azienda
- maggiore motivazione a crescere e conseguente miglioramento delle competenze
- capacità di affrontare le criticità con maggior consapevolezza e attenzione
- miglioramento del clima aziendale
- creazione di relazioni più gratificanti con colleghi e superiori
- migliore gestione delle situazioni di ansia e stress
Come è possibile introdurre questa pratica nella giornata?
Si possono mettere in campo delle semplici tecniche che possono davvero fare la differenza se compiute con costanza:
- Organizzazione: la mattina fare una lista delle priorità permette di avere chiari gli obiettivi da portare a termine e tenere alta l’attenzione evitando distrazioni
- Pause: farle anche di un minuto o due quando se ne sente la necessità, rimanendo alla scrivania e concentrandosi sul proprio respiro o sulle mani; questo aiuta a staccare la mente e sentirsi rigenerati; godersi inoltre il momento caffè gustandoselo e assaporandolo con tutti i sensi. Un’ottima alternativa può essere rappresentata da una piccola passeggiata all’esterno, se possibile per godere dell’aria, della natura se presente, dei suoni e degli odori che ci sono.
- Respiri consapevoli al mattino prima di iniziare la giornata oppure durante, fare dei cicli di respirazione, anche solo 3 o 5, permette di ancorarsi, ricaricarsi, riprendere possesso del corpo e delle sensazioni.
- Evitare il multitasking e il passaggio da un lavoro a un altro senza soste dato che queste pratiche riducono notevolmente la concentrazione e l’attenzione che si pone alle attività svolte comportando maggiore stress e ansia e un aumento di possibili errori.
- Sì al decluttering, ovvero tenere ordinato e organizzato il proprio spazio di lavoro poiché permette di rimanere focalizzati sulle attività da svolgere, evitando le distrazioni, infatti essere circondati da pochi oggetti che servono davvero aiuta a mantenere ordine e calma mentale.
Ogni giorno prendetevi del tempo per dedicarvi a questa attività.
Barbara Salvadego – Consulente orientatrice